Non basta pubblicare un disco o scrivere un testo teatrale originale per definirsi artisti, quello che ti consacra tale è il riscontro con il pubblico, nelle vendite dei dischi, nei biglietti staccati al botteghino e di gente sconosciuta che paga per sentire ciò che hai fatto, e non il bravo di tua nonna che è ricorrente ogni anno a natale quando salivi sulla sedia a dire la poesia, da non confondere il quarto d'ora di popolarità di cui parlava Andy Warhol.
Anna Caragnano il titolo di artista se l'è sempre sudato dall'età di 8 anni da quando ha imbracciato la sua prima chitarra ed ha iniziato la difficile interazione con la musica che oggi si è trasformato in un unico respiro. Infatti Anna sia nel canto che nella scrittura non imita nessuno; pur volendolo fare quando scherza con gli amici c'è sempre un tocco personale che la contraddistingue.
La vocalità frutto di un miscuglio di madre natura e studio ed agenti atmosferici come ama definire lei, è assolutamente originale tanto da non permetterle di non far parte di un coro.
La voce di Anna nasce per essere solista.
Le tappe geografiche ed artistiche di Anna sono molteplici e momentaneamente è Roma, è la città dove lavora più volentieri grazie anche all'incontro con Matthias Cordsen e Paolo Micioni con i quali fonda i Panama Skyscrapers.