Trentasei composizioni provenienti direttamente da questo importante archivio della cultura nazionale, portate a nuova vita dopo un attento restauro e restituite al pubblico in una elegante confezione digipack con doppio cd. Si tratta di splendidi tanghi risalenti agli anni venti e trenta, di tradizione argentina appunto, ma scritti da grandi autori italiani i quali, tra l'altro, sono rappresentati in quest'opera da alcuni brani che sono ormai da tempo entrati stabilmente nella nostra tradizione di musica leggera e ballabile come: «Chitarra romana», «Violino tzigano» e «Portami tante rose».
Una passione, quella del tango in Italia, che storicamente è da ricondurre ad anni difficili per il paese, anni caratterizzati dal fenomeno massiccio dell'emigrazione. Il rovescio della medaglia fu il fatto che la nostra cultura, in particolare musicale, cominciò ad essere profondamente influenzata da tutto ciò che, portatoci dai bastimenti transatlantici, avesse sonorità esotiche e favorisse una fuga di immaginazione dalla realtà quotidiana. È così che, in questi dischi, può essere facile riscoprire un'Italia da molti irrimediabilmente dimenticata, che in epoche non sospette cercava svago in una musica sensuale e ammiccante come solo il tango sa essere da sempre, riuscendo anche, con grande sobrietà, a farne propri gli elementi più piccanti. Può essere divertente, a tal proposito, verificare, viaggiando attentamente tra le note e le parole, come, nonostante il fatto che i livelli della morale e del moralismo fossero certamente più alti che ai giorni nostri, probabilmente si riuscisse comunque a giocare un po' di più con certi argomenti come l'amore e la sessualità.