Il Festival di Sanremo 1952Nunzio Filogamo ricorda un lontano 1 febbraio 1951, quando dopo poche ore di sonno riparatore a conclusione della prima edizione del Festival di Sanremo, si alza˛ e scese nella hall dell'hotel. Lŕ trova Giulio Razzi, direttore della Radio, e il maestro Cinico Angelini davanti a due tazze di caffč¨.
Non mi dissero neanche buongiorno, non mi dettero il tempo di dirlo a loro – rammenta il presentatore – non ricordo neanche cosa mi chiesero di preciso, con certezza posso dire che il problema riguardava la seconda edizione. Il secondo Festival di Sanremo era nato.” Questo cd, il
N°16 della collana
Via Asiago, 10; unico e mai pubblicato sul mercato, è adesso disponibile per tutti i nostri affezionati ascoltatori.
Il suo valore storico e culturale ridona vita a quegli anni e a tutti gli indimenticabili
pionieri che credettero nel
futuro del Festival di Sanremo.
Quello del 1952 era il Festival della radio, Filogamo e gli altri eressero semplicemente le antenne che captavano l’onda di quel successo e la tradussero in una esigenza collettiva.
Il maestro
Angelini e
Nunzio Filogamo, i due divi radiofonici per antonomasia sfoderarono un’orchestra straordinaria, composta da solisti e jazzisti di prim’ordine, a cominciare da Giovanni D’Ovidio (tromba), Emilio Daniele (violino, sax tenore), Quirino Spinetti (vibrafono), William Galassini (piano), Mario Bosi (fisarmonica), Michele Ortuso (chitarra), Gianni Maschio (batteria). Un momento di gloria in più per Mario Bosi, “voce paperina” nell’esecuzione di Papaveri e papere, a cui Filogamo, con grande senso dello spettacolo, si aggancia, invitando il musicista a ripetere il verso per il divertimento del pubblico presente e degli ascoltatori a casa. Infine, a proposito del pubblico in sala, come non ricordare la nascita, reattiva e improvvisata, del classico “cari amici vicini e lontani”. Filogamo si espresse così, volendo citare in qualche modo il pubblico a casa – il Secondo Programma si collegò dalle 22,00 alle 22,45 per l’esecuzione delle canzoni e dalle 23,45, per altri trenta minuti, per conoscere l’esito delle votazioni – ma soprattutto riferendosi al pubblico in sala, troppo distratto e snob rispetto alle canzoni e all’attenzione che secondo lui meritavano. Chiuso il sipario – il Festival si svolse dal 28 al 30 gennaio – la venti canzoni divennero materia radiofonica, programmate con buona lena durante i mesi successivi. Alcune divennero dei grandi successi, altre meno, ma gli italiani, quelli che ascoltavano la radio, le impararono rapidamente. Lo fecero con gusto e passione, e se la mattina del 31 gennaio già si parlava della terza edizione di Sanremo, il merito era anche di chi quelle canzoni le conosceva già a memoria.
La magia unica di quegli anni, e, della loro musica, sranno presto a vostra disposizione, racchiusi in un esclusivo cd, acquistabile sul nostro sito con pochi click