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78 giri è una nuova iniziativa della Twilight Music nata grazie all’apporto dei due grandi archivi di : Discoteca di Stato – Museo dell’audiovisivo e Audioteca Radio Rai.
78 giri nasce con lo scopo di recuperare la memoria storica e industriale di un supporto, il 78giri appunto, trasponendoli in preziosi cd, che ripubblicano fedelmente, dopo un lungo e dettagliato processo di restauro, il materiale sonoro originale in preziose riedizioni arricchite nel packaging e nei contenuti aggiuntivi.
Un esigenza nata dall’osservazione del grande patrimonio culturale e artistico di questi due grandi archivi/memoria della cultura italiana, dove i materiali sonori conservati nei 78 giri sono assolutamente interessanti sia dal punto di vista storico che da quello artistico/culturale, e che a nostro avviso meritava sicuramente una maggiore attenzione e un proprio spazio nel mercato discografico.

Ciò che ci ha spinto a creare questa collana non è solo la possibilità di documentare la storia di un industria: quella discografica; né solo l’opportunità di tracciare parte della storia culturale di una nazione: l’Italia; si tratta della necessità di riscoprire la memoria condivisa: quello spazio mentale e pubblico dove ognuno ha il suo piccolo ruolo, dove ognuno ha la possibilità di riportare in vita le proprie emozioni e i propri ricordi grazie alla forza evocativa della musica presente e passata.

Twilight Music- Massimo Zuccaroli, Paolo Micioni, Pietro Micioni


Il supporto
Con la sigla 78 giri ci si riferisce ai vecchi dischi in gommalacca, molto diffusi sino alla prima metà degli anni ’50, quando furono sostituiti dai dischi in vinile. 78 è il numero di giri al minuto necessari per l'ascolto.
I primi dischi a 78 giri risalgono agli anni '20 quando erano incisi su una sola facciata, successivamente la Columbia iniziò a produrre i 78 giri con doppia facciata denominati "Double disc record Columbia". Le prime incisioni a 78 giri inoltre erano effettuate senza microfoni e senza energia elettrica ma con soli strumenti meccanici, famose etichette che incisero in questo modo furono la Columbia Americana e la Società Italiana Fonotipia. Successivamente nelle sale di incisione fecero il loro avvento i primi microfoni elettrici, ma pur sempre supportati da strumentazioni meccaniche. Infine, negli anni '50, le incisioni dei 78 giri divennero completamente elettriche e di conseguenza la qualità audiofonica migliorò radicalmente.
La grande diffusione dei 78 giri si ebbe nell'immediato dopoguerra, dal 1946 al 1955, moltissime erano le aziende Italiane ed estere che incidevano a 78 giri. Nel panorama Italiano per ricordare solo lepiù importanti vi erano: la famosa società Carisch, la Cetra, la Fonodisco Italiano Trevisan Milano (Fonit), la CGD, l’RCA Italiana (Italo-Americana) e la Voce del Padrone.
Gli ultimi dischi a 78 giri risalgono alla prima metà degli anni '60, ma si tratta per lo più di prodotti sudamericani o asiatici. I dischi a 78 giri possedevano un caratteristico suono molto profondo e se oggi si riuscissero ad ascoltare dei 78 giri mai suonati, si avvertirebbe un suono molto armonioso, e con una curiosa variabilità sonora legata all’etichetta d'incisione.



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Davide Renzi